Addio ad un grande timbalero: Mike Collazo

Ci lascia Mike Collazo.

Il timbalero che aveva suonato in alcune fra le più famose orchestre di salsa è deceduto il 1 Marzo 2010 a 75 anni.

4 Marzo 2010

di Martin Cohen

Mike Collazo presso il Palisades Park, NJ. Verso il 1976 Foto di Martin Cohen

Non conosco un altro timbalero che abbia lavorato con tante orchestre importanti come Mike Collazo. Quando aveva 14 anni, Mike inizia a studiare con Ubaldo Nieto, il timbalero dell’orchestra di Machito. A seguire Mike studia alla “New York City High School” e successivamente alla scuola di Disegno Industriale, insieme ai musicisti Orlando Marín e Joe Quijano. È proprio in questo periodo che Mike introduce Orlando nella musica latina. Probabilmente l’alunno più famoso di questa scuola secondaria è il cantante Tony Bennett.Dopo essersi diplomato alla scuola secondaria, Mike entra nella scuola di musica del quartiere di Manhattan, il tempo necessario per imparare a leggere la musica. Questa abilità gli darà l’opportunità di registrare molti dischi e jingles.La sua prima e grande opportunità arriva quando si unisce alla banda del cantante cubano Marcelino Guerra. Già all’età di 18 anni entra a far parte dell’orchestra di un altro cantante cubano, Vicentico Valdés con la quale rimane fino a quando non viene reclutato nell’esercito all’età di 23 anni.

Orlando Marin, Nicky Marrero, Jimmy Delgado e Mike Collazo. Foto di Martin Cohen

Al ritorno dal periodo nell’esercito, Mike suona con l’orchestra La Perfecta di Eddie Palmieri (una delle mie orchestre preferite di ogni tempo). Uno dei primi luoghi dove iniziano a suonare è Che José, nella Calle 77 a New York. Ero solito andare in questo club per portare le mie nuove campane che avvolgevo in una borsa di carta marrone, affinchè i musicisti potessero provarle. Ho conosciuto Mike in questo periodo.

All’inizio della sua carriera dissero a Mike che Tito Rodríguez aveva bisogno di un timbalero per la sua orchestra, però lui rifiutò perchè non si sentiva ancora pronto in quanto inesperto per suonare in una banda così importante.

A quei tempi avere l’opportunità di suonare in una di queste grandi orchestre era un vero evento, in virtù del fatto che i loro musicisti potevano continuare a suonare in queste bande per uno spazio di tempo lungo da 10 a 15 anni. Capitava che qualcuno dovesse morire per essere sostituito. Nel caso di Tito Rodríguez, fu il suo timbalero, Papi Paganni – un gran musicista, secondo quanto affermato dallo stesso Collazo – che fu obbligato a lasciare l’orchestra per motivi personali e fu così che Mike prese il suo posto. Ed effettivamente restò con la sua orchestra per 5 anni.

Dopo aver suonato con Tito Rodríguez, Mike entrò nell’orchestra di un altro gigante, Ricardo Ray, gruppo che fu molto popolare negli anni settanta. Un assolo di timbal che Mike suonò nell’album “Aguzate” lo rese famoso come eccellente timbalero. Prima di essere chiamato per questo lavoro, Mike aveva il compito di marcare il tempo, però non aveva ancora avuto l’opportunità di mostrare le sue doti di solista. Ancora oggi Mike è famoso in paesi come la Colombia per le sue ingegnose esecuzioni e per la bellissima descarga di questo album. Quando domandai a Eddie Montalvo di parlare di Mike, il suo primo ricordo andò proprio a questo album, che secondo lui marcò un’era nella musica latina.

Negli ultimi 15 anni Mike è stato un membro della Orquesta Broadway, la mitica charanga di New York. Un’altro dei miei gruppi preferiti. Dal punto di vista personale, Mike era un gran padre e nonno, un vero cavaliere in ogni momento. Sempre attento e sensibile verso tutti.

Mike Collazo, in primo piano, seduto nell’auto. Cortesia di Reynaldo

Mike è deceduto il 1 Marzo del 2010. Fonte: Martin Cohen / Herencia Latina

Español

No conozco de otro timbalero que haya trabajado con tantas bandas importantes como Mike Collazo. A la edad de 14 años, Mike comenzó a estudiar con Ubaldo Nieto, el timbalero de la Orquesta de Machito. Luego Mike estudió en «New York City High School» y posteriormente en la Escuela de Diseño Industrial, junto a los músicos, Orlando Marín y Joe Quijano. Fue durante este período que él introdujo a Orlando a la música latina. Probablemente el alumno más famoso de esta escuela secundaria lo es el cantante Tony Bennett.

Después de graduarse de la escuela secundaria, Mike asistió a la Escuela de Música del Condado de Manhattan, el tiempo suficiente para aprender a leer música. Esta habilidad le dio la oportunidad de grabar muchos discos y jingles.

Su primera y gran oportunidad llegó cuando se integra a la banda del cantante cubano Marcelino Guerra. Ya a la edad de los 18 años se unió a la banda de otro gran cantante cubano Vicentico Valdés. Se quedó con esta banda hasta que fue reclutado en el ejército a la edad de 23 años.

A su regreso del ejército, Mike actúa con la Orquesta la Perfecta de Eddie Palmieri —una de mis bandas favoritas de todos los tiempos. De los primero lugares donde tocaron fue en un club ubicado en la calle 77 en Nueva York con el nombre de Che José. Yo solía llevar a este club, mis nuevos cencerros en unas bolsas de papel marrón para que los músicos los evaluaran. Mike me recuerda desde esta época.

A principios de su carrera, le comentaron a Mike que Tito Rodríguez necesitaba un timbalero para su banda, pero él declinó porque sentía que aún era demasiado inexperto. Para aquellos días era un evento muy especial cuando se presentaba un trabajo en alguna de estas grandes bandas, dado a que sus «Sidemen» estaban acostumbrados a mantenerse en estas bandas por un espacio de 10 a 15 años. Normalmente alguien tendría que morir antes de que su silla musical fuera reemplazada. En el caso de Tito Rodríguez, fue su timbalero, Papi Paganni —un gran músico, en palabras Collazo—, quien tuvo que abandonar su trabajo por motivos personales y fue entonces que Mike tomó su lugar. Y en efecto, se quedó con Tito Rodríguez por 5 años.

Después de la banda de Tito Rodríguez, Mike se unió a la banda de otro gigante, Ricardo Ray que fue muy popular en la década de 1970. Un solo de timbal aportado por Mike en el álbum Agúzate le dio el prestigió como un excelente timbalero. Antes de ser llamado para este trabajo, Mike se encargaba de marcar el tiempo, pero no había tenido la oportunidad de demostrar sus dotes de solista. Incluso, al día de hoy, a Mike se le reconoce sus ingeniosas ejecuciones y su bien lograda descarga de este álbum en países como Colombia. Cuando le pregunté a Eddie Montalvo que hablara de Mike, su primer pensamiento fue la de este álbum que le parecía que definió una era en la música latina.

En el aspecto personal, Mike es un gran padre y abuelo, un caballero en todo momento. Siempre está atento y sensible a los demás. Mi querido amigo, el bajista Eddie «Gua Gua» Rivera, me dijo que su hermana, le confirmó a la fecha, que Mike es un caballero.

Mike murió el 1 de marzo de 2010

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