Il concerto di Richie Ray y Bobby Cruz al Festival Latinoamericando di Milano, 25 giugno 2011

 

 

 

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RICHIE RAY & BOBBY CRUZ: CONCERTO BESTIAL!

Le due/trecento persone in gran parte latine che ieri sera erano davanti al palco del festival Latinoamericando hanno assistito ad uno dei concerti più belli per importanza storica e impatto sonoro di tutta la lunga storia del festival.
L’unione tra i due campioni della salsa con l’oramai collaudatissima orchestra dei Mercado Negro ha lasciato senza parole, per precisione tecnica e interplay degno delle migliori jam session del jazz e vista l’incredibile difficoltà tecnica del repertorio del celebre duo, la cosa non può che essere ben evidenziata.

In particolare il trio Bongò (Walter “Chato” Rebatta), Timbales(Rodrigo Rodríguez) e Tumbadoras (Edwin Sanz)
provenienti rispettivamente da Perù, Colombia e Venezuela, ha creato il giusto tappeto ritmico
interpretando liberamente le varie figure ritmiche dei celebri brani.

Una cosa che dovrebbe far capire che la salsa senza interplay tra i musicisti semplicemente NON è salsa!
In particolare il Chato alla campana supportava benissimo con la figura ritmica del Danzon i vari assoli del timbalero.
Nel video di Sonido Bestial si capisce bene quanto scritto sopra.

L’altra sorpresa è stata la sezione fiati, 3 trombe (Giancarlo Ciminelli, Massimo Guerra e Sergio Vitale) e due tromboni (Leonardo Govin e Carlos Miñoso), che hanno riprodotto in modo incredibile la mitica e storica
sezione fiati del gruppo originale che è uno dei marchi di fabbrica del gruppo.
Un plauso a chi rifaceva la parte più difficile dei sovracuti della prima tromba, il romano Giancarlo Ciminelli, un vero precursore della salsa in Italia che suonava già nel 1988 nell’orchestra Yemayà.

Clicca per maggiori informazioni su Giancarlo Ciminelli

Ma tutti hanno avuto il loro momento di gloria come nel finale di Sonido Bestial con il celebre “turn around” di derivazione jazzistica.

Ottimo anche il bassista con il suo Baby Bass, preciso negli stacchi e con un bel suono rotondo e senza sbavature
anche nei passaggi più difficili all’unisono con il piano.

Era presente anche una bella sezione cori, con la moglie di Richie Ray e i due cantanti cubani tra cui il fondatore
dell’orchestra Armando Miranda.

Poi veniamo a loro, il duo delle meraviglie:
Bobby Cruz ha lasciato di stucco per la sua bellissima voce, ancora viva e presente, sia nel timing che nella potenza,
un vero miracolo di Dio, come lui stesso ha ripetuto più volte nel concerto, riferendosi a come il Signore li ha mantenuti e protetti negli anni.

Il concerto di Richie Ray e Bobby Cruz
Il concerto di Richie Ray e Bobby Cruz

Poi lui … il pianista bestial … Ricardo Ray, la leggenda dei pianisti di salsa.
Fu proprio lui infatti il modello di riferimento del primo Papo Lucca e a seguire per centinaia di pianisti di tutto il mondo.
La sua fusione di jazz bebop, soul e musica classica è un marchio indelebile nella storia della salsa.
Quello stile lo ha inventato lui negli anni ’60 e tutti lo hanno imitato negli anni successivi.
Non solo nella mano destra, ma anche nei contrappunti della mano sinistra sempre in levare e usata
come percussione nei momenti di break per rilanciare la sezione fiati.
La destra invece è sempre un fiorire di melodie neo classiche con arpeggi discendenti, cromatismi alla Chopin
alternati a blues notes, liks di Bebop alla McCoy Tyner (pianista di Coltrane) e mille altre influenze.
Una sorta di enciclopedia del pianismo in punta di salsa!

Per finire vi rimandiamo alla loro webradio che trasmette i loro successi 24 ore al giorno:

Vai alla radio di Richie Ray y Bobby Cruz

La scaletta della serata:

Aguzate
Amparo Arrebato
Pancho crystal
Los fariseos
El gallo y la vaca
Ahora vengo Yo
Los fariseos
Mi Mayoral
A mi manera
Richie’s Jala Jala
Juan en la ciutad
La Zafra
bomba camarà
Sonido bestial

Si ringrazia l’organizzazione del Latino Americando Expò.

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