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Daria intervista Pietro Mingarelli

Intervista a cura di Daria Mingarelli


Pietro Mingarelli

Pietro Mingarelli

Torino 14 Gennaio 2007

Daria: ”Che strano essere l’uno di fronte all’altra in questa veste, specialmente se penso che sei ore fa mentre facevamo le prove eri il mio ballerino, due ore fa davanti al commercialista il mio socio in affari, a pranzo lo zio delle mie figlie, ieri sera dopo i corsi,mentre ci confidavamo i fatti nostri, il mio miglior amico e ….forse sempre, in ogni momento… il bambino paffutello a cui dovevo dar la mano per attraversare la strada!
Caspita, se con questo non ottengo la lacrimuccia dei lettori non saprei come altro fare!!
Ok, ok, torniamo alla formalità necessaria.
Dando per scontata la conoscenza sulla tua formazione artistica e professionale passo alle domande che ritengo più interessante farti.
Come definisci lo stile di Salsa che balli?

Pietro: “Mambococolo”

Daria e Pietro Mingarelli, Torino 8 dicembre 2006

Daria: “Ti prego, non sprecare troppe parole !!!!”

Pietro: “Ok.”

Daria: “Daiiiii!!! Devi rispondere come se io non fossi io, come se parlassi con una persona che non ti conosce affatto. Quindi : cosa intendi per “Mambococolo”???”

Pietro: “Lo sai benissimo .”

Daria: “PIETROOO!!”

Pietro: “Si tratta del connubio, intersezione, sovrapposizione, chiamala come vuoi, tra il mambo tradizionale e lo stile della “calle”di Puerto Rico.
In breve, la parola mambo riguarda la tecnica e cioè il come muoversi, come mettere i piedi, come tenere la posizione, le direzioni, le linee ….eccetera la parola cocolo è l’essenza, l’imprescindibile, il succo del passo ….il debito verso il folclore …..si pensi ai “pasitos” ballati dai coristi e a volte da altri componenti delle orchestre ……per essere più chiari si pensi all’anno 1953 e al Combo di Cortijo, a Ismael Rivera cantando il Negro Bembon!!!
Potrei allora dire che mambo rappresenta la tecnica, cocolo la naturalezza, ma attenzione, la divisione è apparente e così pensata sarebbe fuorviante.
Non si comprende veramente ciò che dico se non si focalizza l’attenzione sul fatto che, per come la vedo io, Tecnica = Coordinazione e Coordinazione = Naturalezza …perciò se vogliamo credere alla validità della proprietà transitiva…la conclusione è ovvia …..

Daria: “…forse no….altrimenti non si sentirebbero tante discussioni e commenti inutili.
Non importa, non dilunghiamoci. Passo a un’altra domanda :
Quanto è importante la conoscenza musicale e quella storico musicale per un ballerino?”

Pietro: “Entrambe fondamentali. Mi rendo conto di diventare …come dici tu???….scomodo, impopolare . beh, ti devo dar ragione sul fatto che i più non amano essere messi davanti ai propri limiti, alle proprie mancanze, specialmente se non riescono a superarle …….. ma, diciamo la verità, se mi fosse interessato risultare simpatico avrei adottato un’altra politica tanti anni fa.
Non c’è compromesso in questo, non per me …per te! Se penso che c’è gente che pretende di fare questo mestiere e ha nozioni poverissime sugli argomenti in questione ….beh, la trovo una bella presa in giro ….nei confronti degli altri, ma soprattutto di se stessi”

Daria: “Condivido. Ma dimmi due parole sul perché queste conoscenze sono importanti.”

Pietro: “Si dovrebbe partire da una constatazione evidente: se prendi dischi degli anni ’60, trovi un nome preciso per identificare ogni canzone …..le stesse canzoni che oggi vengono chiamate allo stesso modo: salsa !!!!
Nei dischi in questione si legge : guaracha, son montuno, mambo jazz, guaguancò eccetera.
Certo, se prendi un cd di Jimmy Bosch la precisione della suddivisione rimane ……., ok, però è un cane che si morde la coda perché l’eredità avuta da Many Oquendo è tangibile.
Premesso che fondamentalmente la penso come te sull’arbitrarietà del nome, resto dell’ idea che sia (a dir poco) un grosso AIUTO per l’interpretazione non confondere, ad esempio, il guaguancò metropolitano di Ray Barretto (quando di guaguancò metropolitano si tratta) con il mambo. Ma non è solo questo……..…….mi spiace dirlo, ma escludendo rare eccezioni, l’unico aggettivo che mi sembra adeguato per la salsa moderna è “monotematica…monotimbrica”…scrivila un po’ come ti sembra meno urtante se ti fa piacere! Lo sai bene: per quel che riguarda la salsa classica riesco a riconoscere di che orchestra si tratta dal solo arrangiamento; ….certo uno come Hector Rivera quando indossa le vesti dell’arrangiatore è inconfondibile; e come non distinguere gli arrangiamenti di Larry Harlow da quelli di Willie Colon, o di Israel “Cachao” Lopez, o di Jorge Millet, o di Luis “Perico” Ortiz, o di …. ….

Daria: “Perfetto, va bene, credo che il concetto sia chiaro…”

Pietro: “Aspetta, non puoi non nominare Bobby Valentin, o un paroliere come Catalino “Tite” Curet Alonso e poi …”

Daria: “TI PREGOOOO!!!

Pietro: “Come vuoi ….comunque l’intervista è la mia …..precisa almeno che la lista è incompleta!!”

Daria: “Per carità ….diciamolo assolutamente!!!! …………………alcuni minuti di silenzio…………………….

Pietro: “Hai scritto che è incompleta??”

Daria: “Certo!!!! L’ho scritto in rosso e l’ho sottolineato. Stai tranquillo. Concentrati sulla prossima domanda : Cosa pensi di chi balla uno stile totalmente diverso dal tuo?”

Pietro: “Può piacermi tantissimo, come può dispiacermi !!! Dipende molto da chi lo balla!! In ogni caso, anche quando ho assistito a spettacoli bellissimi di stili diversi, non ho mai avuto cedimenti!! …nel senso che sono contento per gli artisti che ben si esprimono con gli stili più disparati ….e sono tanto contento per me che mi esprimo con il mio …che con gli anni si è evoluto, ha avuto diverse sfaccettature, che spero si evolverà ancora, ma che nelle “strutture portanti” si mantiene fedele a se stesso.
Comunque, per tornare a ciò che chiedevi, mi è capitato di vedere performance di Eddie Torres che mi hanno entusiasmato e vedere persone, presumo allievi degli allievi degli allievi che, pur dicendo di ballare lo stesso stile, non mi sono piaciuti affatto. Ma che vuol dire ?… ho allievi, alcuni anche molto conosciuti, che non mi piacciono neppure un po’ e altri che apprezzo. Ma ti senti bene? Che domande mi fai?!?”
Daria Mingarelli

Daria Mingarelli

Daria: “Mi sento benissimo ….è solo che ….meglio di no… rischio di diventare polemica”

Pietro: “In che senso?”

Daria: “Nel senso che provo una certa tenerezza ….no, bando alla diplomazia, provo una certa compassione verso chi ha spesso decontestualizzato le tue parole, o verso chi ha fatto, fa lezione con te ed è convinto di conoscerti, di capirti e ….UTILIZZA la tua vicinanza, la tua personalità, per fare di te e del tuo pensiero una falsa imitazione ….portando avanti un certo disprezzo per i non eletti, per chi non balla il loro stile …perché scusa, lo stile è il loro, non di certo il nostro!!! Estendo la compassione a chi usa le medesime cose per dare addosso senza ragione, senza sapere, senza averti mai visto, senza …un bel cavolo di niente. Se sapessero che un sacco di volte per giocare con la falsa apparenza ti ho definito “talebano”, quando a livello di chiusura mentale sugli argomenti lavorativi, tra noi due, il vero talebano sono io!!! Ma qui hai ragione tu : CHI SE NE FREGA!!??!! …..quando c’è la salute!!!

Pietro: “…..quando c’è la salute !!!!”

Daria: “Procediamo. Cosa pensi di chi balla sull’ uno? E non ridere, so che è una domanda ridicola”

Pietro: “La stessa cosa che penso di chi balla sul due, sul break, sul sei..
Credo che tanti ballino sull’uno perché è il primo numero!
Credo che tanti ballino sul due perché è quello che viene subito dopo il primo numero!
Credo insomma che ballino con un “sistema”; il succo è che per me non ballano ritmicamente. Discorso lungo che sicuramente viene spesso frainteso, anche se tanti fanno finta di aver capito….e dico far finta perché se non hai mai sperimentato “l’alternativa” al conteggio è impossibile comprendere…. Speriamo almeno sia chiaro che non sto dicendo che è sbagliato ballare su questo o quel tempo.
Cavolo, pensa che crisi esistenziale se potessero parlare quei matematici, alcuni dei quali illustrissimi, che dicono che i numeri non esistono!!!!!!

Daria e Pietro Mingarelli – Willie Rosario, Afro Cha – Joe Cuba, El Hueso

Daria: “Discorso lungo, bisognerebbe spiegare ……ora però non abbiamo tempo!!! Facciamo così: uno dei prossimi articoli della rubrica, magari uno di quelli di febbraio, lo scriveremo insieme, a quattro mani, proprio su questo argomento.”

Pietro: “A disposizione!”

Daria: “Ok!….. Conosco allievi che sono a dir poco intimoriti da te. Cosa ne pensi?”

Pietro: “…emmmm…..io da me stesso non lo sarei….”

Daria: “Cosa non sopporti in un ballerino? E in una ballerina?”

Pietro: “In una dama non sopporto l’ “inguidabilità”!!! Non amo le donne poco femminili, non amo le donne volgari, quelle che sono talmente impegnate nelle varie imitazioni da non lasciarsi portare in alcun modo. Nell’ uomo odio il “virtuosismo solista”, l’abuso di passi su momenti musicali totalmente inopportuni. Non sopporto l’uomo che non sa guidare e mette a disagio la dama. Odiosa la mancanza totale di contatto tra i due e non parlo di “SGUARDO”!!! Come dici tu,si tratta di aver quanto meno presente che ho una persona davanti e i miei movimenti, passi, figure non devono essere eseguiti come se fossi solo/a !!! Di entrambi trovo antipatico quando un atteggiamento, un modo di ballare diventa “ostentare”, “eccedere” ……e poi ci sono luoghi appropriati per fare gli spettacoli, il salone è un’altra cosa…per carità, ben venga il coinvolgimento, l’entusiasmo, la grinta…quando sono orientati alla propria coppia, a se stessi…..ma che tristezza quando gli occhi di chi sta ballando sono impegnati a controllare se li guardi oppure no…..tranquilli, se non sono troppo stanco guardo, guardo!! .
Daria Mingarelli

Daria e Pietro Mingarelli

Daria: “I tuoi cantanti o musicisti preferiti.”

Pietro: “Questa è la domanda più difficile . Se parliamo di Mambo, di timbalero : Tito Puente. Tra le orchestre …..durissima ….sicuramente una delle preferite è l’orchestra di Willie Rosario : che eclettismo, coprono un periodo che va dal ’70 al 2000. Come cantante, tra i soneros : Chamaco Ramirez. Per la varietà ritmica : Ray Barretto. Ancora tra i cantanti : Cheo Feliciano. Per i virtuosismi vocali : Andy Montañez.

Daria: “ A chi ti ispiri nel ballo e nell’insegnamento?”

Pietro: “A te.”

Daria: “Allora lo scrivo!!!!”

Pietro: “Devi ….l’intervista è la mia.”

Daria: “Se insisti ….comunque…. tra una serata in “salsoteca” 15 anni fa e una serata di oggi?”

Pietro: “Nessun dubbio : 15 anni fa….e per te?”

Daria: “Nessun dubbio : 15 anni fa… E a livello di forma professionale, fisica e artistica tra 15 anni fa ed oggi?”

Pietro: “Nessun dubbio : oggi….per te?

Daria: “Nessun dubbio : oggi…… Bene, ti ringrazio; sei stato carino…..”

Pietro: “A te . ……..ah, magari scrivi che io sono sempre carino!!”

Daria: “Certamente…..in rosso e sottolineato !”

Ringraziamo Daria e Pietro Mingarelli per averci concesso l’autorizzazione a pubblicare l’intervista.

Potete visitare il sito ufficiale presso www.dariaepietromingarelli.com