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El Gran Combo de Puerto Rico

I formati orchestrali nella Salsa

di Tommy Salsero

Da sempre i ritmi e i generi latini si sono sviluppati anche alla parallela evoluzione dei formati musicali, ovvero la combinazione di musicisti e strumenti in base allo stile suonato.

Un tempo, almeno fino agli anni 50, ogni formato musicale veniva rispettato anche se ogni gruppo lo personalizzava cambiando o sostituendo un dato strumento, per cui si sentivano realmente delle differenze marcate, poi, dagli anni 60 in avanti, le cose cambiarono.
Ma iniziamo dal principio e nella seconda parte vedremo anche gli esempi dell’ evoluzione musicale.

El Gran Combo de Puerto Rico
El Gran Combo de Puerto Rico

I tipi di orchestre si dividono per numero di musicisti e strumentazione impiegati.
E’ stata un’ evoluzione continua dai primi trovadores che giravano di paese in paese fino alle sofisticate orchestre degli anni 50.
Dai formati più semplici come Duo, Trio e Cuarteto, si è passati al Quinteto, Sexteto, Septeto e Conjunto (ovvero più di 7 musicisti) fino al Combo.
Poi ci sono le orchestre: l’Orquesta Tipica, la Charanga e la Big Band.
Ma andiamo a vedere qualche esempio.

DUO:
Uno dei più importanti e celebri duo è quello dei Los Compadres, ovvero Francisco Repilado alias Compay Segundo, al tres e seconda voce e Lorenzo Hierrezuelo, alias Compay Primo, prima voce e chitarra.
Il nome dei Los Compadres fu anche ripreso da J.Pacheco e Pete El Conde Rodriguez ai tempi della Fania per il titolo di un disco.
Compay Segundo diventerà poi immensamente popolare gazie al progetto Buena Vista Social Club.

TRIO:
Un trio fondamentale per la diffusione del Son e del Bolero composto da 3 voci, chitarra,tres, maracas e clave è il Trio Matamoros.

CUARTETO:
Si aggiunge un altro strumento, alcuni usano i Bongos, altri la classica Botija, utilizzata in funzione di basso.
Altro strumento caratteristico di quel periodo di origine africana, era la Marìmbula, utilizzato sempre in funzione di basso.
Antonio Machin rese celebre il son negli stati Uniti nei primi anni 30, sia con l’orchestra di Don Azpiazu che con il suo Cuarteto.

QUINTETO:

Formazione estremamente variabile per il quinto musicista. In questo video un gruppo contemporaneo di Son formato da chitarra, tres, bongos, contrabbasso, maracas e voce.

SEXTETO:
Aumentando il numero di musicisti era possibile arricchire la sezione ritmica, così si arriva al Sexteto, che è stata una delle formazioni più utilizzate all’epoca negli anni 20, composto da chitarra, tres, contrabbasso o marimbula, bongos, maracas e clave.

Al Sexteto (in italiano sestetto) si deve l’incorporazione nel Son della Tumbadora da parte di Vidal Benitez, conguero del Sexteto Afrocuba di Santos Ramirez, strumento che poi sarà popolarizzato dal Conjunto di Arsenio Rodriguez.
Anche i Timbales vennero utilizzati in una formazione sonera da Manuel Sanchez nel 1924, strumento invece tipico delle Charangas.
Tantissimi sono i Sextetos a Cuba e nei caraibi come il Sexteto Habanero, Sexteto Oriental, Sexteto Occidente, Sexteto Boloña, ecc.ecc.

A Portorico diventa popolare il celebre Sexteto Borinquen del grande Mario Hernandez.

SEPTETO:
Nel 1927 nasce il Sexteto Nacional e di lì a pochi mesi con l’arrivo del trombettista Lazaro Herrera, diventa il celebre Septeto Nacional, del grande contrabbassista e compositore Ignacio Pineiro.
La tromba aggiunse colore e la possibilità di fare assoli, del resto era ispirata al grande Luis Armstrong!

In questo video la formazione è allargata ad otto musicisti con due chitarristi:

CONJUNTO:
Il Conjunto è una formazione che comprende da 8 a 14 musicisti (il numero non è rigido e varia da conjunto a conjunto).
Questo è in assoluto il formato più popolare ancora oggi.
Arsenio Rodriguez rese celebre questo formato, aggiungendo nel 1940 al formato del septeto tradizionale, una seconda tromba (3 dal 1949), una tumbadora e un pianoforte!
Questo formato rivoluzionerà completamente la scena musicale.

La risposta al Conjunto di Arsenio, arriverà dal Conjunto Casino, formazione con maggiori influenze jazzistiche e che porterà a tre il numero di trombe(4 a partire dal 1954), aumento necessario per le armonie più sofisticate e che influenzeranno anche il grande Papo Lucca.

Assieme a loro, la Sonora più celebre di Cuba (con questo termine venivano chiamati generalmente i gruppi o Conjuntos con solo trombe) e che rivoluzionerà l’arrangiamento musicale con le due trombe, è la Sonora Matancera!
Questo gruppo è accreditato come il primo ad usare i timbales nel formato Conjunto, in realtà Manuel Sanchez, timbalero della Sonora li utilizzò a partire dal 1924 già dal Sexteto.

A Portorico il 1954 fu un anno strepitoso, nacque il Conjunto più importante, la Sonora Poncena fondata da Enrique “Quique” Lucca, papà del famoso pianista Papo.

Simile al Conjunto, un altro formato importante è il Combo.
Il Combo è la versione portoricana (in pratica un piccolo Conjunto) delle Combinactions nord americane, dove la formazione vede un musicista per strumento, quindi un sax, una tromba, una chitarra, un piano, un basso, una percussione, una batteria, ecc.ecc.

Questo formato era perfetto per i piccoli night club che non potevano permettersi un’orchestra più grande.
Alla fine degli anni 50, il Combo diventa celebre anche a Cuba.

IL COMBO:

Fine prima parte

We Like It Like That – La storia del Latin Boogaloo!

di Tommy Salsero

Alle ore 19 di Venerdì 10 Agosto 2011 nel celebre Central Park di New York si è tenuto uno storico incontro tra tutti gli appassionati del latin Boogaloo dal titolo We Like It Like That – The Story of Latin Boogaloo!.

Jhonny Colon

L’evento si è svolto con un doppio concerto di due star incontrastate che hanno fatto la storia del genere: Johnny Colon e Joe Bataan, accompagnati dalla partecipazione del Dj Turmix.

Di seguito tutti i link ai video con i due concerti e la presentazione dell’evento.

Boogaloo Rules!

Presentazione in tv di Jhonny Colon e Joe Bataan

Dal concerto di Jhonny Colon

BOOGALOO BLUES

LOS POLITIQUEROS

RETORNO AL MAMBO

Dal concerto di Joe Bataan

GIPSY WOMAN

THE PRAYER

ORDINARY GUY

THE GOOD OLD DAYS

SAD GIRL

I WISH YOU LOVE

Differenze tra son montuno, guajira e cha cha cha.

di Tommy Salsero

Questo articolo nasce a seguito di una domanda che mi era stata fatta nel nostro forum, cioè che differenza ci fosse fra Son Montuno, Guajira e Cha Cha Cha.

L’argomento è molto interessante e ci sarebbero molte cose da dire in proposito; ai generi citati io aggiungerei anche il Boogaloo le cui radici affondano appunto sia nella Guajira che nel Cha Cha Cha.

Abbiamo inanzitutto due rami differenti, uno che parte dal Danzon ed arriva al Cha Cha Cha, l’altro che parte dal Son e dalla “Cancion Guajira” e che arriva alla Guajira son.
Il Cha Cha Cha è una musica e un ballo da sala che risente delle influenze classiche delle orchestre Charangas con violini e flauti e ancor più sia del Danzon che del successivo Mambo, tanto che negli anni ’50 a New York il passo del Cha Cha Cha era anche chiamato “triple mambo”.

Il nome del ritmo utilizzato da Enrique Jorrin per la Engañadora sulla partitura era “Mambo Cha Cha Cha” come appare nel dizionario della musica cubana di Helio Orovio.

Questo per chiarire quanto deve a questo ritmo.

Molti sanno che il Cha Cha Cha fu un’ “invenzione” per semplificare il Mambo e renderlo quindi più ballabile.
Cercando di descrivere in modo semplice per farmi capire da tutti le caratteristiche predominanti e che comunque possono essere riconosciute facilmente a orecchio sono:

  • I caratteristici tre colpi che marcano i tempi 4, 4 e mezzo e l’uno.
  • Il piano, che marca gli accenti in levare con la mano sinistra e quelli in battere con la destra.
  • Il Guiro che marca ripetutamente Cha Cha Cha, Cha Cha Cha.
  • La campana più piccola, montata sul Timbal, che marca il ritmo.
  • Le armonie utilizzate sono quasi sempre maggiori per dare un’ aria allegra, caratteristica di quasi tutti i Cha Cha Cha.

Tito Puente ha sviluppato in maniera creativa questo genere soprattutto conferendogli una dignità anche dal punto di vista armonico, di solito invece quasi assente se non molto limitato.

Il Cha Cha Cha è un ritmo nato esclusivamente per le sale da ballo.

Video Cha Cha Cha di Tito Puente:

La Guajira è invece la musica dei campesiños cubani; “Guajiro” infatti significa contadino o fattore e corrisponde
proprio alla musica suonata con chitarra, tres, tiple, guiro e clave nei momenti di riposo dal lavoro dei campi.

Per sintetizzare un po’ il discorso il genere si basa su canti che parlano della vita nelle campagne, con testi poetici dedicati alla natura e alle donne.

Le armonie sono malinconiche; si utilizza spessissimo la tonalità in minore per la prima parte, seguita dalla seconda in tonalità maggiore, anche se tante sono le canzoni esclusivamente in minore per acuire il senso bucolico della stessa, ma anche per raccontare la vita triste dei barrios di New York alla Joe Bataan, per intenderci.

L’aria triste e malinconica è sempre presente oltre alla velocità del brano spesso molto limitata.

Caratteristica tecnica per riconoscerla è un’ “anacrusi” introduttivo del brano, di solito arpeggiato alla chitarra oppure in tempi moderni al piano e che viene ripetuto spessissimo nella durata del brano musicale.

Ovviamente siamo sempre nel campo delle singole scelte dell’autore o dell’arrangiatore, ma di solito questo arpeggio “ostinato” armonico e ritmico è spesso la chiave di volta per riconoscere la Guajira.

GUAJIRA introduzione (comincia a metà del video):

Da un punto di vista storico riprendo alcuni informazioni dal libro “Diccionario della musica cubana” di Helio Orovio: “la Guajira viene situata come la “Criolla” nell’ambito del genere “Cancion” cubana.

Utilizza strofe sul modello della Decima Andalusa, si alterna nella chitarra il ritmo di 3/4 a quello di 6/8.

La prima parte in tonalità minore e la seconda in maggiore e si conclude con il 5° grado della scala (accordo di dominante) nella quale è composta.

Con il tempo il successo del Son ha fatto sì che anche questo genere ne fosse influenzato: nasce così la Guajira Son che si differenzia proprio per la ritmica del Son, senza perdere di vista i punti cruciali della Guajira come l’arpeggio introduttivo, i testi, le armonie utilizzate, ecc.

La Guajira Son è quella che noi ascoltiamo in alcuni dischi degli anni ’60 e ’70 assieme al Cha Cha Cha, al Bolero alternati alla Salsa.
Guantanamera è la Guajira Son più famosa del mondo.

GUANTANAMERA FANIA: notare l’introduzione della Guajira suonata dal piano e poi successivamente dal violino pizzicato del grande violinista cubano Pupi Legarreta.

A metà del brano si sovrappone un ritmo Afro in 6/8…magie della poliritmia!

La Guajira Son di nascita cubana e di origine contadina si è trasformata a New York negli anni ’60 e ’70 in un genere sempre malinconico ma di carattere urbano, grazie all’uso di arrangiamenti prelevati da Soul, Blues e Jazz.

Celebre il bellissimo brano “El Raton” di Cheo Feliciano una “Guajira Blues”…

 

GUAJIRA BLUES:

…ovvero un Guajira Son con armonie e arrangiamenti del Blues!
Celebre l’assolo di chitarra elettrica di Jorge Santana, fratello del più famoso Carlos.
Abbiamo poi altri due generi che voglio approfondire, il Son Montuno ed il Latin Boogaloo:
Il primo è una delle più importanti varianti del Son.
Il tipico esempio di Son Montuno con l’intro della campana che marca tutti i tempi.

SON MONTUNO
Ray Barretto: Ay no

Ci sono differenti modi di interpretare il Son Montuno, ma quello che più diffusione ha avuto nella Salsa degli anni ’60 e ’70 è quello di Arsenio Rodriguez con il formato orchestrale “Conjunto”.

Caratteristica che può aiutare nel riconoscerlo è la campana “Bongò” che marca tutti e 4 i tempi all’inizio del brano, come nel video che ho postato. Dopo l’intro con la campana, bisogna ascoltare il Tumbao o Marcha delle Congas o Tumbadoras, però sicuramente la campana è la cosa più semplice per riconoscerla a orecchio.

Nel Son Montuno inoltre c’è la parte del tema iniziale a cui segue il “Montuno” con la caratteristica
chiamata e risposta tra voce solista e coro. Altro modo per riconoscere questi generi può essere la velocità:
La “Gujira Son” è la più lenta,  poi viene il “Cha Cha Cha” e poi il “Son Montuno” che è il più rapido dei tre.

Quello che fa scambiare di solito il Son Montuno con il Cha Cha Cha è il “Guiro”, che ha un pattern simile ed in alcuni casi i musicisti utilizzano lo stesso pattern.
Anche la campana “ki tòn tiki tòn tiki tòn tiki tòn” può ricordare il suono onomatopeico cha cha cha, ed è secondo me la causa principale della confusione nei ballerini.

Quando il brano ti sembra troppo veloce per essere ballato a Cha Cha Cha, quasi sempre è un Son Montuno…

Per finire il BOOGALOO.
Il Boogaloo è invece un mix tra Soul, Rhythm and Blues e ritmi Cubani come Cha Cha Cha, Guajira Son o Son Montuno.
Questo genere si può creare mescolando al Rhythm and Blues e al Soul una delle tre ritmiche sopra citate.
In questo caso, nel brano di Ray Barretto, si sente chiaramente il giro armonico ritmico della Guajira, per cui si tratta di un Boogaloo a base di Guajira Son con R&B e Soul.

Boogaloo con Guajira
Ray Barretto: Boogaloo con Soul

Pete Rodriguez invece preferiva usare la Guajira Son invece del Cha Cha Cha per il suo Boogaloo, altri preferivano utilizzare il Son Montuno (pochi) e molti il Cha Cha Cha.

Ovviamente erano mescolati al R&B e al Soul da cui lo schioccare delle dita sul due.
Negli anni ’70 si utilizzava invece mescolare Funk con Mozambique tanto da generare un altro nuovo filone musicale, il Latin Funk.

Latin Funk
Joe Bataan:Latin strut