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La biografia di Angel Canales

Traduzione a cura della Redazione LaSalsaVive

Angel Canales nasce nel 1950 a Santurce (Portorico). All’età di 8 anni si trasferisce insieme ai suoi genitori, Angel Luis Canales Sr. e Ana Ilda Canales nella 177a Strada a Lexington Ave. nella zona di Manhattan. Durante la sua infanzia ascolta la musica di Rafael Cortijo con Isamel Rivera, la canzone Jíbara (campesina) ed i cantanti romantici degli anni cinquanta che sono i preferiti nella sua casa.

A New York intanto la musica inizia a cambiare, i suoi nuovi amici non parlano spagnolo e ascoltano Elvis Presley e i dischi della Mowtown. Dopo arriva l’esplosione del Boogaloo, grazie alla quale Angel ed i suoi amici iniziano a riscoprire la musica latina tramite il tumbao di nuove orchestre come Willie Colón, Johnny Colón, Pete Rodríguez e i Lebron Brothers.

A scuola il suo rapporto con i libri non è dei migliori, però ha una buona attitudine verso i lavori con le macchine. E’ così che decide di presentarsi in una gioielleria, raccomandato da un professore che lo stimava molto. Inizia a lavorare come fattorino, con il tempo guardando con curiosità all’arte dei tagliatori di diamanti, apprende a pulirli, tagliarli e montarli, cosa che alla fine diventa la sua principale attività.

Alla fine degli anni sessanta viene richiamato dall’esercito. Al suo ritorno scopre che alcuni amici d’infanzia sono diventati musicisti, fra questi Antonio Tapia, Luis Rivera e Johnny Torres. Tutti questi si riuniscono in una band capitanata da un pianista di colore americano che si fa chiamare Markolino (Mark Dimond). Un personaggio stravagante, a cui piace comporre, arrangiare e suonare il piano in un modo molto particolare e molto “avanti” per quel periodo.

Canales arriva nel momento in cui Markolino firma per la Fania e seguendo il consiglio del suo amico Johnny Torres va allo studio di registrazione e inizia a cantare su alcune canzoni che non aveva mai ascoltato prima. Da questa improvvisazione nasce l’LP “Brujería” dove la timida voce di Canales si può ascoltare nelle canzoni: El Barrio, Yo no tengo Pena, Brujería, Tiene Sabor, Mariquita e Aguardiente.

Tra il 1970 e il 1974 Markolino, Angel Canales e gli altri musicisti sbarcano il lunario suonando il repertorio di questo singolare LP, in cerimonie e feste, fino a quando Markolino scompare dalla circolazione per problemi personali. Si mormora che possa essere morto, ma così non è visto che registra ancora con Lavoe, Frankie Dante e Chivirico Davila i dischi “Rompe Saragüey (1975)”, “Porque Adoré (1976)” e “El Quinto de Beethoven (1976)”. Torna a scomparire nuovamente per ricomparire a Miami nel 1988 dove registra insieme a Larry Harlow “Mortifica”.

Nel frattempo Angel Canales, appoggiato dalla maggior parte dei musicisti, decide di iniziare una nuova tappa che lo vede compositore e leader della banda. Nel 1975 esce “Canales y la Orquesta Sabor”, prodotto dalla casa discografica Alegre da Joe Cain. In questa produzione si fanno notare due pianisti colombiani: Eddie Martinez, responsabile di tutti gli arrangiamenti e Joe Madrid, che realizza tutti gli assoli. Con “Lejos de ti” le radio trovano una nuova hit e soprattutto una voce che unisce le particolarità di Hector Lavoe, Juan Legido, Marco Antonio Muñiz fino a Fernando Alvarez, con il timbro personale del “tagliatore di diamanti”.

Non sono poche le critiche negative che piovono intorno a questo enigmatico cantante che si autofinanzia e che non cerca mai vie facili (ndr. “la payola” è un termine nato come crasi tra le parole “pay” (pagare) e “Victrola” (la marca di un giradischi)) per promuovere i suoi dischi. Ma questo è solo l’inizio; Canales riesce a imporre un nuovo stile alla salsa. La sua testa rapata, le coreografie e soprattutto la sua potente orchestra piena di musicisti informali, alla quale si sommano i più eccentrici e aggressivi artisti del jazz della città, danno vita a dei mambo complicati che escono dal sax baritono, da un’altissima tromba e da due aspri tromboni. Questo è il suono Jazzy, sereno e rilassato, molto “avanti” per quel periodo. E’ il sentimento di un latino a New York!!

Canales viene tenuto sotto controllo e richiesto dai più importanti promotori di salsa di New York, anche per via del suo carattere indipendente che lo porta a pagare ai suoi musicisti i salari più alti del periodo. E’ così che nel 1977 arriva a Canales l’opportunità di verificare l’accoglienza fuori dagli Stati Uniti. Un impresario gli invia un anticipo di 5.000 dollari, biglietti aerei e ospitalità presso l’hotel Hilton di Panamá per farlo esibire per la prima volta in America Latina con tutta l’orchestra. Il successo è grande: nasce così il suo omaggio a “Panamá Soberana” (“Panamá Sovrana”). Le altre due uscite di Canales all’estero sono a Caracas (Venezuela) nel 1982 e Cali (Colombia) negli anni novanta. Fra il 1975 e il 1987 Canales registra 9 dischi. Riappare timidamente nel 1996 con un paio di registrazioni prodotte a Miami: “Niña Melé” e “Sólo se que tiene nombre de mujer”. Angel Luis Canales, è uno dei pochi cantanti che non ha dovuto presentarsi con promotori e itinerari. Un lusso che gli deriva dalla sua vera professione di tagliatore di diamanti.

La biografia è stata tratta da 100×100 salsa e da Gary Domínguez (El Cuaderno Latino de la Salsa)